Con tutto il cuore oggi è un loft.Un materialissimo, consumistico loft.
“Ma ancora dietro a questi immobili, tempo fa così modaioli, che ora nessuno vuole più?”. Direi di sì.
So che meno ci dedichiamo alla ‘materia’, più ci orientiamo ad un buddistica assenza di desideri, meglio è, meno soffriremo e meglio vivremo, ma non posso farci niente: sono anni che i miei desideri, la mia passione ha la forma di un immobile industriale riadattato e quindi voglio sfogare su questo il mio bisogno di ‘materialità’.
Sono da sempre un sostenitore del detto, “il vero lusso è il tempo”, a cui per completezza ho aggiunto anche lo “spazio”.
Sono dunque dell’idea che un orologio di sia un oggetto unico, una Lamborghini sia un auto fantastica, ma poi? Per carità, se uno può, i suoi soldi li spenda come vuole, ma per me è difficile essere felice perché porto al polso un gioiello che mi comunica che ore sono.
Concordo anche con chi mi dirà che vivere in un posto in montagna o al mare o chissà dove è un'altra cosa, rispetto ad un loft a Milano. Ma se uno sceglie di vivere a Milano…beh, per me il loft è impareggiabile.

Questo se non è un finto loft, se ancora si può respirare (e si potrà farlo anche dopo una ristrutturazione) quell’odore di lavoro che l’ha pervaso, se si possono ancora vedere le travi metalliche, i mattoni pieni arancioni, la luce che entra dai lucernari sul tetto…
Ebbene si, il mio cuore oggi batte per un banalissimo ma splendido loft.
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