Delusioni

non ti fidare mai delle donne, sono capaci di dirti che soffrono tantissimo - dentro - e anche se stanno ridendo, attorniate da mille persone, anche se si destreggiano alla perfezione tra le battute e le allusioni di chi le circonda, dentro di loro sono distrutte. Con tutto il cuore.

loro piangono, tantissimo, ogni volta che si allontanano, che vanno in bagno. perché credi che se ne vadano tanto spesso. sono ferite quanto me. e solo perché sono in grado di mettersi una maschera pensi che non soffrano. anche se tornando dalla loro pausa sembrano appena tornate da uno spettacolo di Beppe Grillo, non ti lasciare ingannare. la morte interiore che provano è mille volte superiore alla tua, solo che tu non puoi capire.

cosa voglio capire, in fondo, io che quando sono triste ho una faccia triste e quando rido raggrinzisco tutta la faccia. cosa posso capire delle donne, io che non sono capace di fingere con gli altri, io che affliggo chi mi sta attorno con il mio umore ballerino. sono veramente stupido a pensare che i sentimenti non si possano reprimere se sono immensi. che idiota, io che pensavo che vivere senza lasciarsi irretire dagli schemi di questa società volesse anche dire essere spontanei con tutti, ritrovare una dimensione diretta, di contatti più veri e non mediati.

doppiamente stupido a credere alle favole dell'amicizia che ci aiuta a superare gli ostacoli, dell'amico che si sacrifica solo perché ci vuole bene. e non lo fa di nascosto, in modi incomprensibili che si rivoltano contro di noi. ma è aperto e ci fa capire che si sacrifica per noi, perché anche questo vuol dire essere amici, saper gioire dei sacrifici fatti per noi. perché all'altro fanno piacere. se poi sono le donne a voler essere amiche, allora scusate, ma devo abdicare dalla mia posizione di esperto in materia. perché loro sono disposte a tutto per me.

c'è perfino chi lascerebbe una carriera avviata, se solo ci fossero quelle introvabili tenui speranze che lo sforzo potesse riuscire. guai a lasciarsi travolgere dalle utopie, a pensare che il solo fatto di muoversi per aiutare qualcuno abbia già in se una valenza positiva. ma dove vivo. ma lo so che viviamo in una società result-oriented o sono rimasto in cantina fino ad oggi. che scopo ha sacrificarsi se non si hanno almeno il 33% di possibilità di riuscita. perché combattere contro i mulini a vento se i sondaggi ci sono sfavorevoli.

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