Va bene, lo ammettiamo. Non abbiamo inventato noi il concetto di vivere con tutto il cuore. Ci sono stati altri prima di noi che ci hanno provato...
Mi recai nei boschi perché desideravo vivere come volevo io, affrontare solo i fatti essenziali della vita, e veder se potevo imparare ciò che aveva da insegnarmi, e non, giunto alla morte, scoprire di non aver vissuto. Non volevo vivere ciò che non era vita, la vita è cosi cara; né volevo praticare la rassegnazione se non fosse stato assolutamente necessario. Volevo vivere profondamente e succhiare tutto il midollo della vita, robustamente come gli spartani e sgominare tutto ciò che non era vita, falciare un’ampia zona e raderla a zero, mettere la vita in un angolo e ridurla ai minimi termini, e, se si fosse dimostrata meschina, afferrarne l’intera e genuina meschinità e proclamarla al mondo; o, se fosse stata sublime, sperimentarlo direttamente ed esser capace di darne un vero resoconto nella mia prossima escursione. (H. D. Thoreau)
Tutto è tuo, oh giovane che passi, entra nella sala del banchetto pensandoci. Non sgattaiolarci come preso dal dubbio se tu sia il benvenuto: il festino è per te! E non prendere solo un poco, rifiutando il resto con un timido grazie quando sei affamato. E’ viva la tua anima? Allora, che possa nutrirsi! Non lasciare balconi che tu non abbia scalato, ne' seni nivei che tu non abbia premuto, ne' teste d’oro di cui dividerne il guanciale, ne' coppe di vino, quando il vino sia dolce, ne' delizie del corpo o dell’anima. Tu morrai, non c’è dubbio, ma morrai vivendo in profondità azzurre, rapito e accoppiato, baciando l’ape regina, la Vita! (E. L. Masters)
Timidi tentativi. Ma pur sempre un buon inizio. L'apoteosi arriverà tra qualche settimana e allora sì che si potrà assaporare veramente l'intensità di esistere con tutto il cuore!
P.S. Un consiglio. Thoreau è un po' pallosetto, ma l'Antologia di Spoon River di Masters vale veramente la pena leggerla.
Nessun commento:
Posta un commento