Ho un progetto, un sogno nel cassetto. Qualcuno potrebbe obiettare che se poi sveli i tuoi sogni, questi non si avverano. Ma io non ci credo. I sogni si avverano sempre.
Vorrei scrivere un libro che sia ironico, divertente, coinvolgente. Dove il lettore possa ridere, magari stanco da una giornata passata in ufficio, aspettare il momento di sedersi in poltrona, qualche minuto per sé e ridere. E basta. Sembra facile, ma non lo è affatto.
Un po’ presuntuoso, vero. Un novello Pennac. Però penso sia possibile riuscire a comunicare l’ironia e il divertimento, una spontanea allegria anche attraverso le parole scritte su un libro. Sapete, ora sto scrivendo un libro diverso, un romanzo di pura fantasia. Nel libro mi trovo a Dubai in questo momento. Già, Dubai. Quella strana e magica e caotica città nata dal nulla. 
Ma presto lascerò Dubai, mi avventurerò in un’altra città, ugualmente magica.
Persa e ritrovata dopo 1.400 anni.
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