Facebook.
In poche settimane mi sono arrivate richieste di ogni tipo: richieste di amicizia da parte di amici che non vedo dai tempi del liceo, o dalle elementari. Richieste di aggiungere il proprio nome ad una nobilissima causa, tipo “Ignora chi ti ignora”.

Mi sono arrivati anche dei messaggi sinceri, da persone che mai avrei pensato di trovare in Internet, ma che magari abitano a settecento metri da casa mia, o di cui ho il numero di cellulare sul mio telefonino. E di cui loro hanno il mio.
Perché questo cercarsi in Rete?
Forse la solitudine, o quel senso di vuoto e di abbandono che ogni tanto pervade un po’ tutti, crea questi fenomeni giganteschi: milioni di utenti, in un attimo connessi.
Ma quanti poi ne vedi? Con quanti vai ad un cinema, o a bere un caffè, o con cui organizzi un week end in montagna?
O sono solo io il pigro che risponde sempre on-line, ma off-line rimane ben nascosto?
Al prossimo Facebook.

7 commenti:
Secondo me dovresti provare a dare delle risposte. Troppo facile chiedere, chiedere, chiedere. Prova a dare delle risposte, a esprti con le tue opinioni. Sarebbe molto più interessante
provo io a dare una risposta: impersonalita'... in rete e' facile lanciare i sasso.. magari qualche onda arriva a destinazione e quelle che non arrivano non lasciano troppe tracce.. insomma prendere il telefono fare il numero e chiamare il vicino col rischo che ti dica: "che vuoi?" richiede piu' coraggio...
Risposta a MAXY_77.
Io rispondo sempre alle richieste, aggiungo gli amici, lancio ogni tanto dei commenti, cerco di attivare un dialogo. Ma quello che noto è che questi dialoghi sono come un filo sottilissimo, basta un niente per spezzarli. Basta che dall'altra parte la persona non risponda, e il dialogo è finito. Ogni tanto penso che Internet sia uno strumento che spersonalizzi i rapporti, li appiattisca invece di esaltarli, li lascia vuoti invece di riempirli. Eppure il senso di un social network o di una community dovrebbe essere l'opposto.
Cosa ne pensi?
Risposta a Sonoetta
è questo che intendo, sonoetta. Proviamo a pensare alle decine di modi che abbiamo oggi di comunicare. Le chat, videoconferenze, skype, messenger, e/mail, videotelefonino, telefonino, blog, social network, community, forum...la lista è infinita. Però, alla fine, rimani sempre solo, a contemplare uno schermo desolatamente vuoto.
No new messages on server (diceva Netscape).
mah non so, non mi convincete. Io in rete ho conosciuto persone stupende, certo anche dei cretini, (ma qui la rete non c'entra).
Risposta a Federica:
Guarda io in rete ho conosciuto una ragazza splendida, con la quale nel corso di ben 10 anni (dal 1998) abbiamo intrecciato un rapporto di amicizia e di affinità davvero incredibili.
Lei è come se fosse mia sorella, e io credo, di essere suo fratello per lei.
Quindi Federica, con questa mia risposta, smentisco in parte (o in toto?) me stesso. In rete si possono trovare persone eccezionali.
Sono invece gli amici lontani, lontanissimi, con cui magari hai condiviso un solo anno di scuola alle elementari che mi lasciano perplesso su questo bisogno frenetico di trovarsi e ritrovarsi.
ciao e spero di risentirti presto,
Andy
Come post, su un blog, quello che hai scritto ci sta tranquillamente. Però è un po' idfficile 'criticare' miglioni di persone...Ognuno ci troverà dentro quello che vuole: qualcuno ci ammazza il tempo, qualcuno cerca l'amore, qualcuno si sente 'figo' e sta meglio con se stesso. Io penso che osservazioni e crtiche ci stiano, ma è meglio comunque vivere e lasciare vivere.
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