Deserto

Che spettacolo!

Deserto di dune rosse, altissime, tutto attorno. Niente luci, niente rumori, solo l'immenso cielo stellato. Nel buio scalare una di quelle dune, con il freddo intenso attorno e il cuore che scoppia nel petto ad ogni passo. Arrivare in cima stremato e lasciarsi cadere sulla sabbia, a braccia aperte, e poi correre in discesa, cadere, rotolare fino in fondo.

Che spettacolo. Quanto servono questi viaggi a rimettere tutto nella giusta prospettiva. A ricordarci quante cose non ci servono e quanti semplici piaceri dimentichiamo ogni giorno dietro gli affanni della città.

Le privazioni (e uso questo termine in maniera molto lasca, conscio che sono ben altre le vere privazioni) che si scelgono, sono una ginnastica per la mente. Anche solo per un paio di settimane, si torna a capire il valore vero delle cose, ci si ricarica di semplicità. Soprattutto si dimenticano tutti i falsi obiettivi che, per chi è come me, ci si attaccano addosso in questa società e finiamo per scambiare per nostri quando invece non ci appartengono affatto.

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